Lo scorso 28 maggio abbiamo organizzato un’escursione al lago con i nostri studenti e amici e siamo andati alla scoperta di Isola Maggiore sul lago Trasimeno. Per la nostra visita abbiamo avuto una guida molto speciale: il Prof. Jean Wilmotte che ha vissuto lì per quindici anni e conosce tutto e tutti. Il professore ci ha raccontato gli eventi storici che hanno coinvolto l’isola ed i suoi abitanti, uno dei più famosi ad esempio è il salvataggio di 22 ebrei durante la seconda guerra mondiale; ci ha accompagnato a vedere alcune delle bellezze artistiche presenti, come gli affreschi nella chiesa di San Michele Arcangelo restaurati di recente; soprattutto, però, ci ha svelato dettagli e curiosità difficili da scoprire da soli.

Innanzitutto abbiamo appreso che l’isola si divide simbolicamente in due parti: “’n su – ‘n giù”, la linea immaginaria è marcata da due scritte lungo la via principale, via Guglielmi, e di conseguenza anche i cittadini si distinguono tra “insuesi” e “ingiuesi”.

Tra le varie chiese la più nota e visitata è senz’altro la già citata chiesa di San Michele Arcangelo che si trova nel punto più alto dell’isola e gode di un’ottima posizione panoramica. Ve ne segnaliamo, però, un’altra degna di nota, purtroppo non sempre aperta al pubblico: quella di San Salvatore. E’ una piccola cappella in stile romanico che, grazie alla sua acustica, si presta bene ai concerti di musica classica, ma non solo… infatti in molti la scelgono per celebrarvi il loro matrimonio perché all’ora del tramonto (l’ora d’oro), soprattutto d’estate, dal portone principale entra una spettacolare luce rossa che la colora tutta internamente.

Infine, altro posto irrinunciabile da visitare è il Museo del Merletto per due motivi: il primo è quello di ammirare gli splendidi manufatti creati con maestria ed esperienza da abili mani e conservati nel tempo; l’altro è quello di conoscere la storia delle donne che hanno realizzato tutto ciò. E’, infatti, un’interessante storia di emancipazione femminile avvenuta agli inizi del ‘900: è la storia delle mogli dei pescatori, già abili nel confezionare e riparare le reti dei mariti, diventate indipendenti economicamente grazie al loro lavoro di merlettaie… non è incredibile!?

In ogni caso, noi vi abbiamo dato solo qualche spunto e per saperne di più vi garantiamo che sull’isola ci sono meravigliose persone pronte a guidarvi e fornirvi tutti i dettagli.