Forse non tutti lo sanno, ma esiste una trasmissione televisiva che ospita una spettacolare gara turistica, quest’anno arrivata all’ottava edizione. Il concorso si chiama “Il Borgo dei Borghi 2021“, in onda su Raitre, all’interno del programma tv Kilimangiaro: venti borghi, per venti regioni, che  si sfidano in vista del premio.

La candidatura umbra è quella di Corciano e la sera del 4 aprile, giorno di Pasqua, avviene la proclamazione del borgo vincitore, quello più votato sia da casa, sia da una giuria di esperti, durante la serata televisiva.

Di origine medievale e annoverata tra le cittadine più belle d’Italia, Corciano è un susseguirsi di tesori: dalla Chiesa di Santa Maria Assunta alle Mura di cinta, al Palazzo Municipale del XVI secolo. Degni di menzione sono anche il Torrione di Porta Santa Maria e il Palazzo dei Priori. Non manca neppure un delizioso teatro, perciò ci sono molte cose da vedere e godere, soprattutto il paesaggio mosso, verdissimo e dolce delle colline umbre.

In effetti, arroccati tra i monti o immersi in soffici colline, qui da noi si trovano splendidi borghi di origine etrusca, romana o medievale. Per una vacanza a contatto con la natura e un viaggio indietro nel tempo, borghi come Acquasparta, in provincia di Terni o Campello sul Clitunno, in provincia di Perugia, sono attraenti destinazioni per una gita, quando sarà di nuovo possibile muoversi. Magari si potesse il 25 aprile, giornata commemorativa della liberazione dal nazifascismo! Pure la nostra epoca ha effettivamente bisogno di una liberazione, ahinoi.

Di probabile fondazione romana, Acquasparta nacque come centro termale e nel Medioevo si arricchì del Castello delle Terre Arnolfe. Da non perdere Palazzo Cesi, che ospitò la prima Accademia dei Lincei.

Sorgenti attive nel sottosuolo alimentano pure le fonti del Clitunno, a cui il poeta Carducci dedicò una poesia. In questo piccolo borgo spicca il Tempietto del Clitunno, riconosciuto Patrimonio Unesco.

Avremmo potuto citare ancora numerosi borghi umbri, ma sarebbe inutile stilarne un lungo elenco: in fondo, il bello del muoversi è la scoperta fatta in prima persona, e può darsi che aprile sia il mese giusto per mettere il naso, e tutti noi stessi, fuori di casa.