Ponte San Giovanni non è più un paesino a sé stante, è ormai un quartiere vero e proprio della città di Perugia: ci vivono circa 20.000 abitanti ed è situato in pianura, con una sua stazione ferroviaria piuttosto comoda dove si può parcheggiare la macchina per lunghe soste, gratuitamente. L’insediamento originale risale al periodo etrusco, tant’è vero che l’ipogeo dei Volumni presenta un gran numero di tombe sotterranee ed un museo che raccoglie urne ed altri reperti scoperti in loco. Ponte San Giovanni rappresentava, infatti, il punto di contatto lungo il fiume Tevere tra i territori degli Etruschi (a nord) e degli Umbri (a sud).
Nel 1944, durante la II guerra mondiale, i bombardamenti alleati distrussero a più riprese gran parte delle costruzioni del paese. Due giorni prima dell’arrivo degli alleati, i soldati tedeschi in ritirata minarono il medievale ponte Vecchio, quindi distrutto, e ricostruito nell’anno 2000, completamente diverso dall’originale.
La storia recente del quartiere, anzi recentissima, ci parla invece sia di esperimenti di riqualificazione urbana colorati e nati dal basso, sia di inaugurazioni belle ed utili: il centro civico Euliste (nome di un mitico fondatore di Perugia) aperto il 7 aprile, ospita le sedi dell’Ufficio relazioni con il pubblico (URP), della polizia locale, dell’Ufficio di cittadinanza, della biblioteca comunale e un centro Digipass. A noi interessa soprattutto la biblioteca, dotata anche di una sala polivalente con un ulteriore accesso indipendente. La nuova Biblionet dispone anche di un affaccio diretto sull’ area verde. Fra l’altro questo nuovo polo sorto nel cuore di Ponte San Giovanni, è vicino ad altri servizi, quali Poste, Asl, scuole, Cva, caserma dei Carabinieri e stazione ferroviaria, dislocati nel raggio di poche centinaia di metri.
Quindi, chi vorrà muoversi fra il mercato rionale del giovedì o quello contadino del martedì, potrà poi scegliere di frequentare la centralissima biblioteca, comodamente sistemata nel vivace e popolare quartieredi periferia.