Febbraio, che è il secondo mese dell’anno secondo il calendario gregoriano ed è l’unico che conta 28 giorni (29 negli anni bisestili), a noi pare che pur essendo breve non finisca mai! E nonostante di solito sia un periodo in cui cade il carnevale, con i suoi giovedì grasso e martedì grasso, nel Nord del mondo non riesce veramente ad essere allegro a causa del freddo climatico. Quest’anno la fine del carnevale cadrà il 17 febbraio, giorno di penitenza o mercoledì delle ceneri.
Per i romani era un mese dedicato a riti di purificazione: simboleggiava la condizione della natura in atto di ridestarsi dal torpore invernale. Iniziano, infatti a sbocciare in questo mese i primi fiori.
Per i cattolici c’è la popolare festa della Candelora (2 febbraio) con cui si ricorda la presentazione al Tempio di Gesù e alla quale la tradizione contadina attribuiva un significato dal punto di vista meteorologico. L’uso era quello di accendere candele, evidentemente per evocare religiosamente la forza della luce in arrivo. Nel mondo nordamericano, quello che per noi è la Candelora, è invece il giorno della marmotta, ma il significato profondo di questa data è lo stesso: quantificare più o meno quanto manca alla fine dell’inverno.
Quindi abbiamo tantissimi proverbi, anche dialettali che fanno appunto riferimento alla Candelora. Eccone uno, umbro: La Madonna Candelora de l’inverno semo fora, ma se piove o tira vento de l’inverno semo drento, cioè alla Madonna Candelora dall’inverno siamo fuori; ma se piove o tira vento allora siamo ancora dentro l’inverno, che durerà molto a lungo, almeno altri 40 giorni. Comunque, inverno o non inverno, il 14 febbraio c’è da festeggiare San Valentino, vescovo di Terni, martire e patrono degli innamorati. I quali si affidano al calore del loro affetto, in attesa della primavera.