Parte la 60° edizione dello Spoleto Festival, in origine, nel lontano 1958, Festival dei Due Mondi.
Ma perché si chiama così? Perché l’artefice della manifestazione, il compositore Gian Carlo Menotti scomparso nel 2007, voleva unire due culture e due mondi artistici molto diversi, quello europeo e quello americano.
Ma che cos’è il Festival dei Due Mondi? E’ un evento che esalta l’arte in ogni sua espressione, dalla musica, alla danza, al teatro, alla pittura, in uno scenario a dir poco da favola: il centro storico di Spoleto dove il fulcro della manifestazione, Piazza Duomo, si può considerare un teatro all’aperto.
Come di consueto inizia l’ultimo venerdì di giugno che quest’anno coincide proprio con l’ultimo giorno del mese, e chiude domenica 16 luglio. 17 giorni in cui Spoleto diventa una città aperta al mondo, perché proprio l’internazionalità contraddistingue questo Festival fin dalla sua nascita
Tra gli artisti stranieri quest’anno si esibirà la compagnia cinese 11 Warriors formata da ballerini e atleti scelti che riescono ad amalgamare il balletto tradizionale cinese con elementi di Kung Fu.  Dalla Colombia invece arriveranno due gruppi che proporranno musica tradizionale e popolare colombiana.
Non mancheranno grandi artisti italiani che renderanno speciali le notti spoletine di luglio: il 13 si svolgerà il concerto di Fiorella Mannoia e il 15 si esibirà Roberto Bolle. L’evento saluterà il suo pubblico con la prima volta del maestro Muti al Festival: dirigerà l’orchestra Giovanile Luigi Cherubini da lui fondata nel 2004 e formata da oltre 600 strumentisti provenienti da tutte le regioni italiane.
Per maggiori informazioni www.festivaldispoleto.com